ETNA SANTUARIO DELL’ACQUA POTABILE
Punta a Salvaguardare il più grande patrimonio naturale esistente per la Sicilia orientale l’ETNA.
Il presidente dell’associazione Salviamo i Boschi-NaturAmbiente ODV, Domenico Turillo dichiara: “In questi giorni abbiamo potuto ammirare fontane di lava e colate che ci rendono famosi in tutto il mondo. Vogliamo dare un’altra prospettiva di approfondimento agli appassionati del nostro vulcano e ai cittadini: l’Etna quale “santuario dell’acqua potabile”.
Onorare il progetto di legge DDL Ortolani per noi è significativo, lo faremo coinvolgendo le comunità Pedemontane e la dott.ssa Silvana Pagliuca,ved Ortolani e ricercatrice CNR, in un percorso di rivisitazione e rilancio di quel disegno di legge, a partire dalla crisi idrica strutturale che le nostre Comunità attraversano per i noti problemi di governance dell’approvvigionamento idrico”.
Un progetto in continuità con quanto profuso dal compianto sen. Ortolani, professore ordinario all’Università Federico II di Napoli, che andava ai quattro venti ad arringare gli astanti ai suoi affollati convegni: L’#Etna non è solo il vulcano attivo emerso più grande d’Europa, è un “#santuario dell’acqua potabile”! Uno dei “monumenti” che la Natura ci ha regalato e che l’uomo deve conservare e valorizzare, non degradare con dispersione di materiali inquinanti di cui ha urgenza di liberarsi. Le vulcaniti permeabili poggiano su argilla impermeabile per cui l’Etna, piovosità media di circa 1200 mm l’anno, costituisce un serbatoio idrogeologico che alimenta sorgenti con deflusso sotterraneo radiale. Le sue falde, captate alle sorgenti, con pozzi e trincee drenanti, riforniscono oltre mezzo milione di abitanti del catanese e messinese e sono risorsa idropotabile insostituibile e di importanza strategica. Le vulcaniti del Vesuvio invece non poggiano su rocce argillose per cui alimenta con deflusso radiale direttamente le falde all’interno delle alluvioni delle pianure circostanti. L’Etna è anche un monumento della natura di importanza idrogeologica strategica e come tale deve essere conosciuto, tutelato e valorizzato.
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