Etna World Heritage List 2013-2023 www.unescoparcoetna.it
Nel 2017, James Allan, capo della ricerca condotta dall’Università del Queensland, da Wildlife Conservation Society (Wcs), dall’Università del Northern British Columbia e dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), affermava: “ Un sito naturale patrimonio mondiale dell’Unesco dovrebbe essere mantenuto e protetto “
Ieri, 8 febbraio, mentre nevicava e la sede era piena di utenti, nonostante la mancanza cronica di personale, insieme a due colleghi del Parco, abbiamo preso parte ad un webinar organizzato dal Ministero dei Beni Culturali sul terzo ciclo di revisione dei siti Unesco, finalizzato alla compilazione di un format online, obbligatorio, in inglese, su tutti i punti richiesti dal centro mondiale Unesco e sopratutto sulla gestione. Piccola premessa, il sottoscritto, vulcanologo, rosa e michele, agronomi, siamo gli unici rimasti del gruppo (staff Unesco: Agata, Luciano, Salvo, Giuseppe, Gaetano, Salvo, Rosa, Michele, Francesco) che si è occupato nel 2012 di redigere il nomination document con relativi annex che ha consentito all’Italia di fregiarsi dell’iscrizione del IV sito naturale (2013). Aiuti ci sono stati ed importanti da parte della prof.ssa vinciguerra e poli nonché del prof, giusso e dell’INGV. nonché della grande amica Angela che ci ha supportato in tutto. Per chi non lo sapesse, l’Ente Parco dell’Etna è la sola istituzione che è stata chiamata a gestire il sito Etna della WHL Unesco. Il 21 giugno 2023 saranno 10 anni dall’iscrizione e nonostante le scarse, risibili risorse umane, per non parlare d’altro, siamo ancora in zona verde, ossia siamo tra i migliori a mantenere questo sito naturale nonostante i tanti problemi che affliggono questo territorio. Non la faccio lunga, in questi 10 anni, eravamo e siamo rimasti soli! Mai nessuno ha chiamato, scritto, manifestato una volontà di aiuto stante l’immenso risultato raggiunto come si dice in gergo in HOUSE, nel frattempo l’ente è stato decimato da pensionamenti e oggi con immensi sacrifici si cerca di tenere alta la bandiera della Sicilia e dell’Italia. Dico questo perché ieri nel collegamento di oltre cento cinquanta rappresentanti di siti iscritti nella WHL per ragioni differenti, ancora una volta, constatavamo come per anche piccoli beni, in altre regioni italiane, sopratutto del centro-nord Italia, c’erano veri e propri staff, uffici, centri, fondazioni con decine di donne e uomini specializzati nella gestione dei siti Unesco, noi ci guardavano, increduli ancora per quanto eravamo riusciti a fare e ci siamo detti, chi porterà avanti questa responsabilità dell’Etna patrimonio mondiale dell’umanità in nostra assenza. Buona nevicata a tutti